Scuola
Giovani in scena con «Ad Auschwitz c'era un'orchestra»
Il ricordo della Shoah secondo i ragazzi del «Secusio»
Il ricordo della Shoah secondo i ragazzi del «Secusio»
«Davanti a me, da ogni angolo del campo, si muovono ombre e scheletri...
Sono tornati ad essere uomini e donne». Così si conclude lo spettacolo
messo in scena da alcune studentess...
«Davanti a me, da ogni angolo del campo, si muovono ombre e scheletri...
Sono tornati ad essere uomini e donne». Così si conclude lo spettacolo
messo in scena da alcune studentesse del Liceo Classico Statale «Bonaventura
Secusio» di Vizzini il 27 gennaio nell'aula consiliare del Comune.
«Davanti a me, da ogni angolo del campo, si muovono ombre e scheletri...
Sono tornati ad essere uomini e donne». Così si conclude lo spettacolo
messo in scena da alcune studentesse del Liceo Classico Statale «Bonaventura
Secusio» di Vizzini il 27 gennaio nell'aula consiliare del Comune.
«Ad Auschwitz c'era un'orchestra» formata da donne, la cui musica aveva
il compito di accompagnare le detenute al lavoro, "accogliere" ogni nuovo
arrivo di deportati, e suonare per gli ufficiali SS ogni qualvolta lo richiedessero.
Quelle stesse SS capaci di commuoversi all'ascolto della Fantasia di Schumann e
subito dopo di mandare dei prigionieri nelle camere a gas.
Ce lo racconta Fania Fénelon nel testo da lei scritto e liberamente adattato dalla prof.ssa Marcella Vagone per il suo nuovo spettacolo. La sopravvissuta, interpretata da Maria Gabriella Addamo, I Liceo, ha sentito il bisogno di raccontare «dopo trent'anni di silenzio e il tentativo di dimenticare quello che non si può dimenticare».
Fra tutti gli incontri avvenuti nel campo, il più singolare è quello con Alma Rosé (interpretata da un'ex alunna liceale, Federica Chirico) eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler e direttrice dell'orchestra. Per Fania suonare diventa un mezzo per sopravvivere e per «far sapere ciò che sia realmente accaduto, in quel luogo di sofferenza e paura. Anche se si suona per un pubblico di assassini...».
Spettacolo bello e intenso. Bravissime le due interpreti, così come la pianista
(Giulia Russo), le altre componenti dell'orchestra (alcune alunne di IV ginnasio)
e la cantante (Silvia Zerletti): tutte hanno rivelato qualità non conosciute ancora
dal pubblico dei giovani, da studenti e docenti.
Tra Madama Butterfly e la violenza della deportazione, tra Sul Bel Danubio Blu e la storia unica di una musicista nell'Europa nazista, questo spettacolo è stato approvato dalla dirigente scolastica del Liceo, prof.ssa Antonella Lupo, e dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, prof. Giovanni Amore.
A conclusione dello spettacolo, sei studenti delle terze classi di scuola media secondaria inferiore, hanno letto brevi brani testimonianza sempre nell'ambito delle iniziative programmate per la Giornata della Memoria. Un esempio di teatro civile che molto dice sulla possibilità che il teatro e la musica hanno da offrirci per riflettere ed emozionare, anche oggi.
I PROTAGONISTI DELLO SPETTACOLO Gli attori insieme alla prof.ssa Vagone, alla prof.ssa Lupo, al prof. Grasso e al prof. Amore.
PIANISTA E ATTRICE
Giulia Russo e Federica Chirico.
Giulia Russo e Federica Chirico.
Ce lo racconta Fania Fénelon nel testo da lei scritto e liberamente adattato dalla prof.ssa Marcella Vagone per il suo nuovo spettacolo. La sopravvissuta, interpretata da Maria Gabriella Addamo, I Liceo, ha sentito il bisogno di raccontare «dopo trent'anni di silenzio e il tentativo di dimenticare quello che non si può dimenticare».
Fra tutti gli incontri avvenuti nel campo, il più singolare è quello con Alma Rosé (interpretata da un'ex alunna liceale, Federica Chirico) eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler e direttrice dell'orchestra. Per Fania suonare diventa un mezzo per sopravvivere e per «far sapere ciò che sia realmente accaduto, in quel luogo di sofferenza e paura. Anche se si suona per un pubblico di assassini...».
IN RICORDO DELLA SHOAH La pianista Giulia Russo.
Tra Madama Butterfly e la violenza della deportazione, tra Sul Bel Danubio Blu e la storia unica di una musicista nell'Europa nazista, questo spettacolo è stato approvato dalla dirigente scolastica del Liceo, prof.ssa Antonella Lupo, e dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, prof. Giovanni Amore.
A conclusione dello spettacolo, sei studenti delle terze classi di scuola media secondaria inferiore, hanno letto brevi brani testimonianza sempre nell'ambito delle iniziative programmate per la Giornata della Memoria. Un esempio di teatro civile che molto dice sulla possibilità che il teatro e la musica hanno da offrirci per riflettere ed emozionare, anche oggi.
28/01/2012 | 2101 letture | 0 commenti
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