Licodia Eubea
Aggredirono a coltellate e derubarono un tassista gelese
Catturati dai Cc due cittadini romeni di 22 e 23 anni
Catturati dai Cc due cittadini romeni di 22 e 23 anni
Individuati e condotti nel carcere di Ragusa gli autori della rapina aggravata
compiuta domenica mattina sulla s.p. 30 Chiaramonte Gulfi-Pedalino. Davanti ai
militari dell'Arma i giovani hanno confessato.
Con l'accusa di rapina aggravata sono stati arrestati due romeni di 22 e 23 anni
a Licodia Eubea. I due avevano contattato un tassista per effettuare un viaggio
da Paternò a Vittoria, dandosi appuntamento per la mattina di domenica 7
dicembre. È iniziata così la terribile disavventura di un gelese che,
dopo aver prelevato i due clienti a Paternò ed essere quasi giunto a destinazione,
è stato aggredito con violenza inaudita, accoltellato al torace e alle braccia
e rapinato sulla s.p. 30 Chiaramonte Gulfi-Pedalino.
Dopo l'aggressione i due malviventi sono fuggiti per le campagne circostanti con
l'intento di far perdere le proprie tracce, sottraendo al malcapitato circa 150
euro, nonché le chiavi dell'autovettura.
Una segnalazione di un passante, che ha trovato il gelese sanguinante e in stato di shock, ha attivato i militari del Nucleo Operativo di Vittoria e della locale stazione dei Carabinieri che, prontamente accorsi, hanno subito acquisito ogni elemento utile allo sviluppo delle indagini, grazie alle testimonianze di alcuni passanti che avevano assistito ad alcune fasi della rapina e alla dettagliata descrizione degli autori del reato, fornita dalla vittima stessa. Poiché il fatto si era verificato in una zona di campagna non è stato possibile acquisire filmati dei sistemi di videosorveglianza, non presenti sui luoghi teatro del crimine.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Monica Monego, sono proseguite per tutta la nottata e il giorno seguente. I militari hanno messo a sistema le informazioni acquisite dalle dichiarazioni dei testimoni con le tracce lasciate sul luogo del crimine dai rapinatori e, grazie ad apposita e mirata attività tecnica, sono riusciti a localizzare i romeni nel vicino centro di Licodia Eubea.
Braccati e condotti nella caserma di Vittoria, i due, di fronte all'evidenza dei fatti, hanno confessato quanto avevano commesso.
Al termine delle formalità di rito, per i gravi indizi di colpevolezza, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e ristretti nel carcere di Ragusa, a disposizione dell'autorità giudiziaria iblea, dinanzi alla quale dovranno rispondere del reato di rapina aggravata.
Il tassista, non più in pericolo di vita, è ancora ricoverato all'ospedale «Guzzardi» di Vittoria con una prognosi di 30 giorni per le profonde ferite riportate al torace e alle braccia.
Una segnalazione di un passante, che ha trovato il gelese sanguinante e in stato di shock, ha attivato i militari del Nucleo Operativo di Vittoria e della locale stazione dei Carabinieri che, prontamente accorsi, hanno subito acquisito ogni elemento utile allo sviluppo delle indagini, grazie alle testimonianze di alcuni passanti che avevano assistito ad alcune fasi della rapina e alla dettagliata descrizione degli autori del reato, fornita dalla vittima stessa. Poiché il fatto si era verificato in una zona di campagna non è stato possibile acquisire filmati dei sistemi di videosorveglianza, non presenti sui luoghi teatro del crimine.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Monica Monego, sono proseguite per tutta la nottata e il giorno seguente. I militari hanno messo a sistema le informazioni acquisite dalle dichiarazioni dei testimoni con le tracce lasciate sul luogo del crimine dai rapinatori e, grazie ad apposita e mirata attività tecnica, sono riusciti a localizzare i romeni nel vicino centro di Licodia Eubea.
Braccati e condotti nella caserma di Vittoria, i due, di fronte all'evidenza dei fatti, hanno confessato quanto avevano commesso.
Al termine delle formalità di rito, per i gravi indizi di colpevolezza, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e ristretti nel carcere di Ragusa, a disposizione dell'autorità giudiziaria iblea, dinanzi alla quale dovranno rispondere del reato di rapina aggravata.
Il tassista, non più in pericolo di vita, è ancora ricoverato all'ospedale «Guzzardi» di Vittoria con una prognosi di 30 giorni per le profonde ferite riportate al torace e alle braccia.
11/12/2014 | 3093 letture | 0 commenti
di R.I.
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