Fisco e Finanza
Acquisto di mobili ed elettrodomestici, bonus del 50%
Una detrazione fiscale del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici
di classe A+, per i forni è prevista la classe A, spetta a coloro che hanno sostenuto
la spesa nel periodo che va dal 6 giugno al 31 dicembre. Questi i benefici introdotti
dal governo e ratificati dal Parlamento allo scopo di sostenere i consumi interni
e la ripresa del settore dell'arredamento.
La spesa massima consentita è stata fissata in 10.000 euro, sulla quale applicando il bonus del 50% si ottiene una detrazione massima di 5.000 euro da ripartire in dieci quote annuali di 500 euro ciascuna da indicare nella dichiarazione dei redditi.
Requisito fondamentale richiesto per poter usufruire del bonus sull'acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici è la destinazione degli stessi a case in cui si sono avviati lavori di ristrutturazione edilizia che godono della detrazione del 36%-50%. In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria danno diritto alla detrazione irpef solo se riguardano le parti comuni di edifici residenziali.
Nello specifico, l'articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, definitivamente convertito in legge 90/2013, ha previsto che, per i contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% per le ristrutturazioni delle abitazioni per un ammontare fino a 96.000 euro, sia riconosciuta un'ulteriore detrazione, nella misura del 50%, delle spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzato all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
Quindi, il bonus del 50% sui mobili è abbinato a quello per il recupero edilizio. Non sono richiesti grandi lavori di ristrutturazioni, bastano anche piccoli interventi come l'installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri antinfortunistica, l'installazione di corrimano lungo le scale, l'apposizione di grate sulle finestre o l'installazione di porte blindate.
Al fine di poter usufruire della detrazione in questione, i lavori di ristrutturazione possono, anche, essere iniziati prima della data del 6 giugno. L'importante è che nell'arco di tempo che va dal 6 giugno al 31 dicembre siano effettuati dei pagamenti con bonifico bancario o postale.
Per quanto riguarda i mobili ammessi all'agevolazione, il decreto nulla dice in merito, ma sembrerebbe lecito far rientrare per esempio i divani, i letti, gli armadi, i tavoli, le librerie, le sedie, le cucine. Non dovrebbero rientrare, invece, i complementi di arredo come le lampade, i lampadari, le tende o i soprammobili. In merito si attendono chiarimenti.
I grandi elettrodomestici agevolabili sono quelli rientranti nella classe energetica A+, i forni nella classe A. Per esempio: i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie, i forni a microonde, i ventilatori elettrici, gli apparecchi per il condizionamento.
Il bonus spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali di godimento sugli immobili. Risultano beneficiari, anche, i familiari conviventi con il proprietario, purché sostengano le spese e siano a loro intestate le fatture di acquisto e i bonifici di pagamento.
Per poter usufruire della detrazione del 50% sull'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici è necessario che il pagamento debba avvenire con bonifico bancario o postale, cosiddetto bonifico parlante, e deve contenere: il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita iva o il codice fiscale del venditore, la causale del versamento "acquisto mobili/elettrodomestici, detrazione 50%, articolo 16, comma 2, Dl 63/2013".
Nel caso specifico d'immobile in comproprietà, il tetto di spesa massima consentita di 10.000 euro (mobili + elettrodomestici) va suddivisa tra i contitolari che intendono usufruire della detrazione e il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale di tutte le persone interessate.
La spesa massima consentita è stata fissata in 10.000 euro, sulla quale applicando il bonus del 50% si ottiene una detrazione massima di 5.000 euro da ripartire in dieci quote annuali di 500 euro ciascuna da indicare nella dichiarazione dei redditi.
Requisito fondamentale richiesto per poter usufruire del bonus sull'acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici è la destinazione degli stessi a case in cui si sono avviati lavori di ristrutturazione edilizia che godono della detrazione del 36%-50%. In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria danno diritto alla detrazione irpef solo se riguardano le parti comuni di edifici residenziali.
Nello specifico, l'articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, definitivamente convertito in legge 90/2013, ha previsto che, per i contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% per le ristrutturazioni delle abitazioni per un ammontare fino a 96.000 euro, sia riconosciuta un'ulteriore detrazione, nella misura del 50%, delle spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzato all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
Quindi, il bonus del 50% sui mobili è abbinato a quello per il recupero edilizio. Non sono richiesti grandi lavori di ristrutturazioni, bastano anche piccoli interventi come l'installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri antinfortunistica, l'installazione di corrimano lungo le scale, l'apposizione di grate sulle finestre o l'installazione di porte blindate.
Al fine di poter usufruire della detrazione in questione, i lavori di ristrutturazione possono, anche, essere iniziati prima della data del 6 giugno. L'importante è che nell'arco di tempo che va dal 6 giugno al 31 dicembre siano effettuati dei pagamenti con bonifico bancario o postale.
Per quanto riguarda i mobili ammessi all'agevolazione, il decreto nulla dice in merito, ma sembrerebbe lecito far rientrare per esempio i divani, i letti, gli armadi, i tavoli, le librerie, le sedie, le cucine. Non dovrebbero rientrare, invece, i complementi di arredo come le lampade, i lampadari, le tende o i soprammobili. In merito si attendono chiarimenti.
I grandi elettrodomestici agevolabili sono quelli rientranti nella classe energetica A+, i forni nella classe A. Per esempio: i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie, i forni a microonde, i ventilatori elettrici, gli apparecchi per il condizionamento.
Il bonus spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali di godimento sugli immobili. Risultano beneficiari, anche, i familiari conviventi con il proprietario, purché sostengano le spese e siano a loro intestate le fatture di acquisto e i bonifici di pagamento.
Per poter usufruire della detrazione del 50% sull'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici è necessario che il pagamento debba avvenire con bonifico bancario o postale, cosiddetto bonifico parlante, e deve contenere: il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita iva o il codice fiscale del venditore, la causale del versamento "acquisto mobili/elettrodomestici, detrazione 50%, articolo 16, comma 2, Dl 63/2013".
Nel caso specifico d'immobile in comproprietà, il tetto di spesa massima consentita di 10.000 euro (mobili + elettrodomestici) va suddivisa tra i contitolari che intendono usufruire della detrazione e il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale di tutte le persone interessate.
13/09/2013 | 6191 letture | 0 commenti
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